Nel quadro del mese dedicato alla Memoria dell’Olocausto, il Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo, congiuntamente al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali (DiSAAA), organizza un evento per il giorno 28 gennaio p.v..
Presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali infatti, a partire dalle ore 15.00, sarà proiettato "Una donna. Poco più di un nome", film documentario su Enrica Calabresi, scienziata ebrea che venne imprigionata nel carcere fiorentino di Santa Verdiana ove si tolse la vita prima di essere deportata nel lager di Auschwitz.
Successivamente alla proiezione del film si aprirà un confronto, coordinato dalla dott.ssa Adriana Ciurli, vice Presidente del CUG dell’Università di Pisa, cui parteciperanno:
- Ornella Grassi, regista del film;
- Alberto Pardossi, direttore del DiSAAA;
- Elisabetta Rossi, associata di Entomologia generale e applicata, afferente al DiSAAA;
- Caterina Di Pasquale, ricercatrice in Discipline demo-etnoantropologiche afferente al Dipartimento di Civiltà e forme del sapere;
- Barbara Henry, ordinaria di Filosofia politica presso la Scuola Sant’Anna di Pisa.
Enrica Calabresi è un’ebrea di Ferrara, nata nel 1891. Studia a Firenze scienze naturali e si distingue presto nel campo della zoologia e quindi dell’entomologia. Nel 1936 ottiene un incarico di docenza all’Università di Pisa, fino a che nel 1938 le leggi razziali la costringono ad abbandonare la cattedra. Enrica non lascia Firenze, dove può continuare a insegnare nella scuola privata della comunità ebraica. Nel 1943, in quanto ebrea, viene arrestata da fascisti fiorentini e nella notte che precede la sua deportazione ad Auschwitz si toglie la vita con una fialetta di veleno che da tempo portava con sè.
Pisa ha dedicato a Enrica Calabresi una strada e le ha intitolato l’aula di entomologia agraria, la disciplina che aveva istituito e diretto. A riscattarne la memoria sono state donne scienziate sollecitate dalla riscoperta dei suoi lavori, Marta Poggesi, Alessandra Sforzi alla Specola fiorentina, Elisabetta Rossi per l'università di Pisa. La regista Ornella Grassi, col sostegno della Regione Toscana, ha realizzato il docufilm "Una donna. Poco più di un nome" che combina ricostruzioni, filmati di repertorio, brani di film di contesto e racconti di testimoni.