Pubblichiamo di seguito la mozione a sostegno del Toscana Pride approvata dal Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo pisano nella seduta del 3 settembre 2024.
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“Il Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Pisa nell’esercizio della sua funzione di promozione delle pari opportunità; di contrasto a ogni forma di discriminazione e di violenza; di diffusione di una cultura del rispetto dei diritti della persona e della valorizzazione delle differenze, sia all’interno che all’esterno dell’Ateneo, in data 3 settembre 2024 ha approvato una mozione a sostegno del documento politico del Toscana Pride 2024.
Il sostegno deliberato dall’Organo si riferisce alle aree tematiche: (1) “Affettività e famiglie”, (2) “Contrasto alle discriminazioni”; (3) “Educazione alle differenze”; (4) “Salute, prevenzione e benessere”; (5) “Autodeterminazione”; (6) “Lavoro”; (7) “Diritti umani e diritti queer nel mondo” e (8) “Territori, ambiente, sostenibilità.
Il Comitato Unico di Garanzia pone al suo centro il contrasto a ogni forma di discriminazione (2), sia diretta che indiretta, comprese le molestie e le molestie sessuali attraverso una serie di importanti interventi come lo “Sportello interuniversitario pisano contro la violenza di genere” realizzato in collaborazione con il CUG della Scuola Normale Superiore, il CUG della Scuola Superiore Sant’Anna e la Casa della Donna di Pisa. L’Organo considera l’educazione alle differenze (3) fondamentale in quanto è solo a partire da un cambiamento culturale che può aver luogo un vero cambiamento sociale e in ragione di ciò molte sono e sono state le azioni formative sul territorio e nelle scuole.
Le relazioni, la dimensione affettiva, la sessualità (1) sono tematiche oggetto di attenzione da parte del CUG che ritiene debbano essere trattate secondo una prospettiva critica e debbano essere oggetto di approfondimento per fornire l’adeguato supporto informativo alla comunità universitaria.
La promozione del work well-being costituisce un altro ambito d’intervento del CUG che, attraverso la pianificazione strategica per la gender equality, pone in essere molteplici azioni positive, progetti e buone pratiche per la costruzione di un luogo di studio, lavoro e ricerca (7) che sia contraddistinto da benessere psico-fisico (4), equità di trattamento e di compenso e in cui ogni persona sia adeguatamente tutelata e valorizzata. Il Comitato ha messo in atto misure e politiche per la conciliazione dei tempi di vita, a supporto del lavoro di cura e per l’inclusione. Ed è proprio per favorire l’inclusione che sostiene l’adozione dell’identità alias, in applicazione di un principio autodeterministico (5), al fine di garantire la libera espressione della propria identità”.