L’Università di Pisa sta conducendo un’indagine per rilevare percezioni, attitudini ed esperienze relative al fenomeno della violenza in Ateneo, con particolare riferimento a quella di genere. L’indagine è stata affidata al Gruppo di lavoro su Molestie e Violenze di Genere, che ha realizzato un questionario online, anonimo, rivolto a tutte le componenti dell’Università di Pisa. Il questionario è stato creato attraverso un processo partecipativo, che ha visto il Gruppo confrontarsi con rappresentanti di tutte le componenti della comunità universitaria.
I risultati (che saranno resi pubblici in forma aggregata al termine dell’indagine) serviranno per rendere la nostra Università un luogo migliore in cui studiare, fare ricerca e lavorare. Per questo abbiamo bisogno del contributo di tutte le persone, indipendentemente da ruolo, genere o attività. Anche il contributo di chi non ha vissuto alcuna esperienza di violenza è fondamentale per questa indagine.
Quello che chiediamo è di dedicarci 10-15 minuti per rispondere alle domande del Questionario su Molestie e Violenze nell’Università di Pisa.
Il questionario, realizzato sulla piattaforma Microsoft Forms, è completamente anonimo e non è possibile in alcun modo risalire all’identità delle persone che compilano il questionario.
Cliccando su “Compila il questionario”, verrà chiesto di inserire le credenziali. Questo serve unicamente a garantire che solo le persone appartenenti alla comunità universitaria possano compilare il questionario e che ciascuna persona possa farlo soltanto una volta. Infatti, la piattaforma Microsoft Forms, su cui si trova il questionario, non registra le credenziali insieme alle risposte e restituisce i risultati del questionario in forma completamente anonima.
FAQ
Non ho vissuto alcuna esperienza di violenza, né diretta né indiretta: devo comunque compilare il questionario?
Sì, il questionario è rivolto a qualunque persona che faccia parte dell’Università di Pisa, indipendentemente da ruolo, genere o esperienza. Anche se non hai vissuto alcuna esperienza di violenza, il tuo contributo è comunque fondamentale per questa indagine.
Ho vissuto uno o più episodi di violenza, ma non so se rientrano nell’ambito di questa indagine: a che tipo di esperienze devo fare riferimento nel questionario?
Il questionario indaga diversi tipi di violenza (economica, online, psicologica, fisica e sessuale), ma soltanto se la violenza è stata compiuta da persone connesse all’Università di Pisa oppure se è avvenuta all’interno dell’Università di Pisa oppure nell’ambito di attività connesse all’Università di Pisa (es. tirocinio). In ogni caso, puoi comunque compilare il questionario: il questionario non riguarda soltanto le tue esperienze di violenza.
Ho vissuto molestie o violenze di genere fuori dall’Università di Pisa, ad opera di persone che non hanno alcun legame con l’Ateneo: posso comunque fare riferimento a queste esperienze nel questionario?
No, il questionario non riguarda questi episodi di violenza. Se desideri parlare di quello che ti è accaduto e/o se hai bisogno d’aiuto, puoi contattare lo Sportello Interuniversitario contro la violenza di genere: il servizio è gratuito, anonimo, senza nessun obbligo di denuncia, ed è gestito dalle operatrici del Centro antiviolenza della Casa della donna.
Il questionario è anonimo?
Sì, il questionario è completamente anonimo. Non è possibile in alcun modo risalire all’identità delle persone che compilano il questionario.
Perché mi viene chiesto di inserire le mie credenziali?
L’accesso tramite credenziali garantisce che soltanto le persone appartenenti alla nostra comunità universitaria possano compilare il questionario e che ciascuna persona possa farlo soltanto una volta.
L’accesso tramite credenziali mette a rischio l’anonimato delle mie risposte?
No, il questionario resta completamente anonimo. La piattaforma Microsoft Forms, su cui si trova il questionario, mette in atto l’azione di filtro, chiedendo alla persona di autenticarsi, ma non registra le credenziali insieme alle risposte e restituisce i risultati del questionario in forma completamente anonima.
Ho iniziato a compilare il questionario ma ho dovuto interrompermi. Devo ricominciare da capo?
Sì. La compilazione deve avvenire in una singola sessione, non può essere iniziata, interrotta e ripresa in un secondo momento. Questo serve a garanzia dell’anonimato. Quando inizi la compilazione, assicurati di avere sufficiente tempo a disposizione per completare tutto il questionario: ti basteranno 10-15 minuti.
Il questionario in breve
Che cosa?
Il Questionario su Molestie e Violenze nell’Università di Pisa è uno strumento creato nell’ambito dell’Indagine su Molestie e Violenze di Genere in Ateneo per rilevare percezioni, attitudini ed esperienze relative al fenomeno della violenza nell’Università di Pisa.
Il questionario si concentra su molestie e violenze di genere, ma non si limita a questa tipologia di violenza. Il questionario include diverse forme di violenza: violenza economica, violenza online, violenza psicologica, molestie sessuali, violenza sessuale e violenza fisica.
Chi?
Il questionario è rivolto a tutte le componenti dell’Ateneo pisano:
– Comunità studentesca
– Personale docente e ricercatore
– Personale tecnico amministrativo e professionale
– Personale di aziende appaltatrici
Il questionario può essere compilato da qualsiasi persona, indipendentemente dal suo ruolo, dal suo genere o dalla sua esperienza: non è necessario aver vissuto un’esperienza di violenza per compilare il questionario.
Come?
Il questionario è stato realizzato tramite la piattaforma Microsoft Forms: vi si accede tramite credenziali di Ateneo, per garantire che solo le persone appartenenti alla comunità possano compilare il questionario, per un massimo di una compilazione per ciascuna persona. Nonostante l’accesso avvenga tramite credenziali, il questionario è anonimo: Microsoft Forms non registra le credenziali insieme alle risposte, restituendo dunque i risultati in forma anonima.
Una volta eseguito l’accesso al questionario, alla persona rispondente sono sottoposte una serie di domande a risposta chiusa, il cui numero varia in base a:
– Ruolo all’interno dell’Università, dichiarato all’inizio del questionario;
– Esperienze personali di violenza, dirette e indirette, dichiarate nel corso del questionario.
Non è detto, dunque, che tutte le persone che compilano il questionario debbano rispondere allo stesso numero di domande. Il tempo di compilazione varia, pertanto, da 10 a 15 minuti.
Perché?
I risultati del questionario serviranno all’Università di Pisa per rafforzare gli strumenti di cui l’Ateneo dispone per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, nonché per il sostegno alle persone vittime.
Che cosa è la violenza di genere
La violenza di genere può essere definita come:
[…] violenza diretta contro una persona a causa del suo genere o che colpisce le persone di uno specifico genere in maniera sproporzionata. (Commissione Europea)
e deve essere intesa come:
“ogni tipo di danno che sia perpetrato contro una persona o un gruppo in ragione del suo sesso, genere, orientamento sessuale e/o identità di genere, fattuale o percepito.” (Consiglio d’Europa)
I termini “violenza di genere” e “violenza contro le donne” sono spesso utilizzati come sinonimi, in ragione del fatto che le donne sono colpite in modo sproporzionato dalla violenza di genere e che la violenza contro le donne è spesso agita per ragioni legate al genere, ma la violenza contro le donne è più propriamente da intendersi come un tipo specifico di violenza fondata sul genere.
In ragione della molteplicità di danni provocati, la violenza di genere è considerata come un fenomeno multiforme, che può configurarsi come:
- violenza fisica: con riferimento ad atti o comportamenti tesi a minacciare o ledere l’integrità fisica della persona (ad esempio spingere o spintonare, schiaffeggiare, colpire, etc.);
- violenza psicologica: quando gli atti o i comportamenti agiti causano un danno psicologico a un individuo (ad esempio rivolgere commenti offensivi, ridicolizzanti o umilianti, minacciare di violenza, etc.);
- violenza on line: quando atti o comportamenti violenti – anche di natura psicologica – sono compiuti online (ne sono esempi fotografare o registrare illegalmente, diffondere immagini o registrazioni, anche di natura sessuale, senza consenso, rivolgere commenti offensivi e minacciosi su social media, su piattaforme di studio o di lavoro o su altre piattaforme collaborative, etc.);
- violenza economica: utilizzata per identificare quegli atti o comportamenti che causino un danno economico a un individuo (ne sono esempi limitare ingiustamente e/o ingiustificatamente l’accesso a risorse finanziarie quali finanziamenti, rimborsi, contratti o promozioni; limitare ingiustamente e/o ingiustificatamente l’accesso a opportunità quali conferenze, progetti, posizioni e cariche; etc.);
- molestie sessuali: ovvero comportamenti verbali, non verbali o fisici indesiderati di natura sessuale (ad esempio fare commenti invadenti, inappropriati, indesiderati sull’aspetto fisico o sul corpo, fare battute sessualmente allusive, fare domande invadenti sulla vita privata di una persona, inviare o forzare a guardare immagini a contenuto sessuale, toccare, abbracciare o baciare in modo sgradito, etc.);
- violenza sessuale: con riferimento a qualsiasi atto sessuale compiuto su un individuo senza il suo consenso (ne sono esempi: tentare di estorcere o estorcere favori sessuali in cambio di qualcosa che è in proprio potere di concedere o negare; tentare di costringere o costringere una persona a un atto/rapporto sessuale minacciandola, etc.).
Ricordiamo che la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica definisce il genere come insieme di “ruoli, comportamenti, attività e attributi socialmente costruiti che una determinata società considera appropriati per donne e uomini” (art. 3) e poiché le aspettative sociali connesse al genere sono strettamente connesse anche con la coincidenza tra sesso e identità di genere di una persona, nonché con il suo orientamento sessuale, è possibile ricondurre i fenomeni di discriminazione e di violenza legati a tali dimensioni sotto la stessa definizione.
Per ottenere ulteriori informazioni in merito alla definizione, alle forme e all’entità del fenomeno della violenza di genere, è possibile consultare i seguenti siti:
Molestie e violenza di genere nelle università
Gli ultimi anni hanno fatto registrare un crescendo di attenzione e di interesse per il fenomeno della violenza di genere all’interno dei contesti universitari e degli enti di ricerca e favorito l’emergere della consapevolezza del ruolo che queste istituzioni sono chiamate ad agire per contrastarlo.
Le università, infatti, sono inevitabilmente inserite in un contesto culturale più ampio, ancora ricco di contraddizioni, disuguaglianze e discriminazioni, dalle quali non possono pensare di essere esenti. In altre parole, la violenza di genere è presente anche all’interno del contesto universitario, e può potenzialmente emergere sia in rapporti verticali, nell’ambito della struttura gerarchica che caratterizza queste istituzioni, sia in rapporti orizzontali, nell’ambito delle relazioni interpersonali quotidiane che nascono all’interno di questi contesti.
Nonostante questa consapevolezza crescente, il fenomeno risulta ancora piuttosto opaco, anche a causa della mancanza di dati statistici sistematici che permettano di identificarne continuità e discontinuità all’interno dei diversi contesti nazionali e istituzionali.
Le iniziative che, anche nel nostro Paese, hanno permesso di far emergere la rilevanza del fenomeno risultano caratterizzate da una elevata eterogeneità in termini di obiettivi, metodi e strumenti che impediscono la comparabilità e la sistematizzazione dei dati raccolti.
All’interno di questo panorama i dati raccolti dal Progetto europeo UniSAFE nel 2022-2023 in 48 università ed enti di ricerca di 15 paesi europei (Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Islanda, Italia, Lituania, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Serbia, Spagna, Svezia, Turchia) rappresentano un primo scenario utile per comprendere le dinamiche e le specificità che caratterizzano il fenomeno delle molestie e della violenza di genere all’interno di specifici contesti.
Il Questionario su Molestie e Violenze nell’Università di Pisa si pone in dialogo con quello ideato dal Progetto UniSAFE allo scopo di poter confrontare tendenze e fenomenologie e orientare la conoscenza in concrete politiche e strategie di contrasto.
Questi i tratti comuni: rivolgersi a tutte le componenti delle università e degli enti di ricerca coinvolti; rilevare le esperienze di molestie e violenza direttamente correlati con il contesto accademico; rilevare la violenza nelle sue diverse forme (violenza economica, violenza online, violenza psicologica, molestie sessuali, violenza sessuale e violenza fisica) e i comportamenti successivi (segnalazione/denuncia) e le percezioni connesse al tema della violenza (sensazione di sicurezza, fiducia nell’istituzione, etc.)
Gruppo di lavoro su molestie e violenze di genere
Il Senato Accademico dell’Università di Pisa ha dato mandato alla prof.ssa Enza Pellecchia, Prorettrice per la coesione della comunità universitaria e il diritto allo studio, e alla prof.ssa Renata Pepicelli, Delegata per le attività in Gender Studies and Equal Opportunities, di svolgere, d’intesa con la Consigliera di fiducia avv. Arianna Enrichens, un’indagine sulla diffusione di molestie o violenze di genere in Ateneo, al fine di elaborare e proporre soluzioni operative o iniziative volte a contrastarle e prevenirle (delibere n. 184-2 e 185 del 27 luglio 2023 e n. 233 del 14 settembre 2023).
L’Indagine su Molestie e Violenze di Genere in Ateneo è stata dunque affidata al Gruppo di lavoro su molestie e violenze di genere in Ateneo dell’Università di Pisa, appositamente istituito dal Rettore dell’Università di Pisa prof. Riccardo Zucchi tramite decreto rettorale n.2407/2023 del 20 novembre 2023.
Le attività del Gruppo di lavoro sono state orientate all’elaborazione di un questionario online, anonimo sul fenomeno delle molestie e delle violenze di genere in Ateneo.
La composizione del gruppo
Il Gruppo di lavoro su Molestie e Violenze di Genere in Ateneo è costituito da:
- Sig.ra Alice Caliendo, Rappresentante della componente studentesca designata dal Consiglio degli studenti;
- Prof.ssa Silvia Cervia, docente di Sociologia dei processi culturali e dell’educazione, componente del Presidio della Qualità e coordinatrice del Gruppo di Lavoro;
- Prof. Antonio Cisternino, Presidente del Sistema Informatico di Ateneo (SIA)
- Prof.ssa Elena Dundovich, Presidente del Comitato Unico di Garanzia (CUG);
- Avv. Arianna Enrichens, Consigliera di fiducia dell’Università di Pisa;
- Prof.ssa Barbara Pacini, Delegata per le statistiche di Ateneo;
- Dott.ssa Francesca Pecori, Responsabile dall’Ufficio per l’eguaglianza e le differenze;
- Prof.ssa Enza Pellecchia, Prorettrice per la coesione della comunità universitaria;
- Prof.ssa Renata Pepicelli, Delegata del rettore per le attività in Gender studies and Equal opportunities;
Grazie al finanziamento del Comitato Unico di Garanzia (CUG), è stato possibile integrare il Gruppo di lavoro attraverso l’assunzione di una borsista di ricerca a tempo determinato, la dottoressa Eleonora Rigo, laureata triennale in Scienze Politiche – Curriculum sociologico all’Università di Pisa e studentessa magistrale in Sociologia e Sfide globali all’Università di Firenze.
Le attività del gruppo
Dicembre 2023 – Febbraio 2024
- Ricognizione mirata delle conoscenze e degli strumenti già esistenti sul fenomeno delle molestie e delle violenze in ambito universitario;
Marzo – Aprile 2024
- Creazione di una prima versione del questionario;
Maggio 2024
- Confronto con la comunità universitaria in merito alla prima versione del questionario;
Giugno – Luglio 2024
- Revisione del questionario sulla base delle osservazioni emerse durante il confronto con la comunità universitaria;
- Ideazione della campagna di comunicazione per il lancio dell’indagine, con il supporto dell’Ufficio Stampa e Comunicazione dell’Università di Pisa;
Settembre 2024
- Finalizzazione del questionario: verifiche tecniche e linguistiche;
- Realizzazione della campagna di comunicazione per il lancio dell’indagine, con il supporto dell’Ufficio Stampa e Comunicazione dell’Università di Pisa;
Ottobre 2024
- Lancio dell’indagine, sostenuto dalla campagna di comunicazione;
I prossimi passi
- Analisi dei dati emersi dall’indagine;
- Restituzione dei risultati (in forma aggregata) alla Comunità universitaria.